Questo articolo è disponibile anche in: Français (Francese)
Senza Glutine, a Lunga Lievitazione e con Video Ricetta
La Pinsa senza glutine è una via di mezzo tra Pizza e Focaccia.
Caratterizzata da una forma oblunga, è solitamente piena di bolle, leggermente croccante all’esterno e sofficissima all’interno.
Indipendentemente da come la si condisca, il punto fermo di questa preparazione è la lunga lievitazione.
Di per sé l’impasto è semplicissimo.
Si fa tutto il giorno prima e si lascia maturare per circa 24 ore a 4°, quindi in frigo.
Poi si stende e si inforna: nulla di complicato.
Probabilmente l’unica cosa più impegnativa è la cottura.
Idealmente andrebbe cotta nel forno da pizza ad alta temperatura, circa 320° e su pietra refrattaria.
È possibile cuocerla anche nel forno tradizionale, ma la pietra di cottura è necessaria per una bella spinta di calore che permetterà alla pinsa di fare quelle bolle che vedete.
Infine, ma non meno importante, è a scelta della miscela.
Io ho usato la Miscela Oro Pizza di Ori di Sicilia che mi ha dato grandi soddisfazioni.
Con il piccolo trucchetto, che vi svelo più sotto, avrete un’ottima resa.
Intanto procuratevi la Miscela Oro Pizza sullo shop online di Ori di Sicilia e poi cimentatevi anche voi, vedrete che bontà!
Enjoy!
Ingredienti per 2 pinse
260 g Miscela Oro Pizza Ori di Sicilia
235 g acqua
5 g sale
5 g aceto di vino bianco
25 g olio
1 g lievito fresco
per il condimento:
rucola
pomodori
mozzarella
scaglie di Parmigiano
olio d’oliva
origano
Procedimento
Versa nella ciotola della planetaria l’acqua e il lievito.
Unisci la Miscela, l’aceto e inizia ad impastare.
La vera differenza con un impasto classico sta nell’aggiunta di aceto, che si usa per due motivi principali:
- Attivazione del lievito: l’acido presente nell’aceto può aiutare a rafforzare l’azione del lievito, rendendo l’impasto più soffice e aiutando la lievitazione.
- Maggiore elasticità: l’aceto interagisce con alcuni degli ingredienti senza glutine, favorendo una consistenza più elastica che rende l’impasto meno friabile.
Dopo 5 o 6 minuti unisci il sale e l’olio e continua ad impastare per altri 5 minuti.
Pesa l’impasto e dividilo in due parti.
Dovresti ottenere due porzioni di circa 265 grammi l’una.
Con le mani ben unte forma due palline di impasto molto lisce.
Avvolgile in pellicola, lasciando però la pellicola un po’ più larga, così da lasciare spazio all’impasto di lievitare.
Sistema le due palle di pasta in un contenitore munito di coperchio e mettile in frigo per non meno di 24 ore.
Trascorso questo tempo, prepara due pezzi di carta da forno che spolvererai con farina di riso fine.
Sistema ogni pallina di impasto su un pezzo di carta da forno e spolvera leggermente anche la superficie.
Usando i polpastrelli, allunga la pasta dandole una forma ovale e stendendola in modo che sia più sottile al centro e più grossa nei bordi.
Man mano che la pasta si allarga puoi allargare le dita, così i solchi che lasci sull’impasto saranno più distanziati.
Orientativamente le mie pinse da crude erano 24 cm x 12 cm.
Coprile con la pellicola e lascia che lievitino ancora per circa un’ora.
Nel frattempo scalda il forno in modalità statica alla massima temperatura consentita.
I forni casalinghi solitamente arrivano a 250°-260°.
Devi anche lasciare la pietra refrattaria sulla griglia centrale del forno.
Se non hai la pietra, lascia la leccarda da forno, ma capovolgendola, così la parte piatta sta sopra.
Il forno dovrà scaldare per non meno di 45 minuti, in modo che la pietra sia rovente: più è calda, maggiore sarà la spinta di calore che darà all’impasto.
Nel caso tu abbia un forno per pizza, che ha già la pietra refrattaria incorporata, dovrai scaldarlo a circa 320°.
Inforna una pinsa per volta, difficilmente le dimensioni della pietra refrattaria ti permetteranno di infornarle entrambe.
Cuocila nel forno tradizionale per circa 13-15 minuti, accendendo la ventilazione negli ultimi 4 minuti.
Se la cuoci nel forno per pizza, ti bastano circa 4 minuti di cottura.
Sfornale e lasciale raffreddare per una ventina di minuti su una griglia: questo permette alle pinse di restare croccanti sotto.
Infine puoi condirle come preferisci.
Nel caso tu scelga un condimento come il mio, lo dovrai mettere dopo avere sfornato.
È possibile condirla con molti altri ingredienti che prevedono un’ulteriore cottura.
In tal caso, dovrai cuocere la pinsa per 3 o 4 minuti in meno nel forno tradizionale, poi condirla e terminare la cottura in modalità ventilata.
Nel forno per pizza, basta che la cuoci per 3 minuti e la inforni per un minuto dopo il condimento.
Consigli
Nel forno tradizionale non avrai lo stesso sviluppo della pasta, ma avrai comunque una bella alveolatura e un prodotto leggero, anche se lievemente più croccante perché la lunga cottura lo ha un po’ “biscottificato“.
Puoi cuocere le pinse per un paio di minuti in meno e congelarle una volta fredde: al momento di consumarle, le potrai rigenerarle nel forno caldo per i minuti rimasti, sia che tu le condisca prima, sia che tu le condisca dopo.
Io ho fatto entrambe le cotture: non ti nego che nel forno per pizza siamo ad un altro livello, ma nel forno tradizionale erano comunque molto buone e hanno resistito per due giorni senza essere congelate.
Clicca qui e qui per scoprire quali altre ricette puoi preparare con questa Miscela Oro Pizza.
No Comments