Ingredienti:
patate
olive nere
tritato di maiale
formaggio
olio d’oliva
cipolla
Tempo di preparazione: 30 min.
Preparazione:
Riporto di seguito la descrizione di questa specialità locale.
“Piatto tipico locale che anticamente le massaie preparavano come pasto unico per i familiari che si recavano per l’intera giornata a lavorare nei campi. Prodotto tipico della cucina di Campofranco (CL), Milena (CL) e Aragona (AG).
Oggi la tipica “Mbriulata” accompagnata da un buon vino locale è un vero e proprio vezzo per i palati più raffinati. Nonostante l’incessante trascorrere del tempo, questo piatto locale è ancora oggi preparato con gli stessi ingredienti che venivano utilizzati un tempo dalle donne. La “mbriulata” non è altro che pasta di pane arrotolata, condita con olive, patate, formaggio e tritato di maiale, che sostituisce l’originarie “frittuli” – i ciccioli di maiale”.
Oggi la tipica “Mbriulata” accompagnata da un buon vino locale è un vero e proprio vezzo per i palati più raffinati. Nonostante l’incessante trascorrere del tempo, questo piatto locale è ancora oggi preparato con gli stessi ingredienti che venivano utilizzati un tempo dalle donne. La “mbriulata” non è altro che pasta di pane arrotolata, condita con olive, patate, formaggio e tritato di maiale, che sostituisce l’originarie “frittuli” – i ciccioli di maiale”.
Io non lo mangio da tantissimi anni e non ricordo esattamente come si preparasse. Mia madre mi ha detto che si prepara con la pasta del pane, stesa sottilmente su di un piano ben oliato, farcita di patate, cipolla, olive nere, tritato e formaggio, arrotolata, unta e infornata. Chiaramente ho cercato di riprodurla nella versione senza glutine, per cui ho cercato di fare una pasta che somigliasse il più possibile all’originale e non si sfaldasse troppo. Ho anche modificato il ripieno, poi vi spiegherò come.
In una casseruola bassa soffriggere la cipolla tritata, aggiungere le patate tagliate a cubetti molto piccoli e infine il tritato di maiale e le olive nere snocciolate. Aggiustare di sale, pepare e cuocere un quarto d’ora circa. Fare raffreddare. Nel frattempo potete preparare l’impasto del pane oppure, secondo me, ancora meglio, della pasta per pizza nella versione con lo strutto e dimezzando le dosi. La pasta non va fatta lievitare. Ungere molto molto bene un piano di lavoro. Stendere la pasta con le mani il più sottilmente possibile, ungendone la superficie spesso e dandole la forma di un rettangolo stretto e lungo. Adagiare il ripieno, spolverizzare di formaggio grattugiato e arrotolare la pasta su se stessa pressando per stringere l’impasto. Con questo cordone farcito fare delle girandole della grandezza di un pugno (spezzare il cordone in più parti così da ricavare più pezzi). Spennellare con olio d’oliva e infornare a 220° per circa 20/25 min. o comunque fino a scurimento della superficie. Fare intiepidire e mangiare. Hanno una superficie croccante e un interno saporito e morbido.
Nella versione senza glutine, ho usato i seguenti ingredienti:
100 gr. farina Mix B Schaer, 50 gr. farina Nutrifree, 50 gr. Glutafin, 130 gr. acqua, 10 gr. olio, 6 gr. lievito di birra, 1/2 cucchiaino sale e mezzo zucchero, 2 gr. xanthano. Ho impastato il tutto, ma vedendo che era troppo molle, ho aggiunto circa 20 gr. di Glutafin, sempre mentre mescolavo così potevo valutarne la consistenza e poi circa 30 gr. di Mix B. Ho inserito la foto dell’impasto così che si possa notare la consistenza. Ho unto il piano e ho steso la pasta che tendeva a sfaldarsi. Vi dicevo che ho personalizzato il ripieno. Mia sorella dice che avendolo fatto ho snaturato la ricetta ed è vero, ma non amo le olive nere e avevo dimenticato di scongelare il tritato :-D.
Ho soffritto cipolla tritata, ho aggiunto dei cubetti di pancetta dolce e infine le patate tagliate a cubetti piccoli. Ho pepato e ho cotto una decina di minuti. Poichè il mio era un esperimento ad uso e consumo di me stessa, ho fatto una sola mega porzione, anche perchè il ripieno non bastava per due 😀 Ho farcito la pasta, le ho dato la forma di un cordone. Poichè si spaccava pur essendo morbida (credo per il contatto con l’olio) ho rappezzato quà e là con pezzetti di pasta e non ho dato la forma di girandola ma di ciambella, proprio per evitare che avvolgendola a spirale si spaccasse ancora di più. Ho unto la superficie, ma non abbastanza da farla rimenere unta dopo la cottura (invece sotto è venuta unta come doveva). Ho cotto la ‘mbriulata a 220° per 20 min, l’ho fatta intiepidire e l’ho mangiata. Non mi aspettavo affatto che fosse squisita come invece era! Croccante fuori, morbidissima dentro, un gusto di pane glutinoso che non mi pareva vero, non so se somiglia tanto alla vera ma me la ricorda tantissimo. Sono molto soddisfatta 😀 è buonissima!
5 Comments
Stefania
1 Agosto 2010 at 11:59Snaturatrice di specialità regionali, per questa volta non verrai punita con l'esilio…
Anzi modificare gli ingredienti e fare delle varianti è un merito!!
Complimenti per esserii cimentata in questa preparazione!
Baci e buona domenica
Sonia
1 Agosto 2010 at 13:52Ciao! qui sei???????? che piacere!!! hai visto che bellezza? la prossima volta sarà più simile all'originale: promesso!! e magari, se fai la brava, te la faccio assaggiare 😀
bacetti
Glu.fri cosas varias sin gluten
2 Agosto 2010 at 14:11Questa cosa e' buonissima..complimenti !! Vorrei provare a rifarla…!
Sonia
2 Agosto 2010 at 16:44Glu.Fri: provaci dai…è molto più lungo raccontarla che prepararla 😀
besos