Secondi di verdure/ uova

Omelette soufflée de la Mère Poulard

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Omelette soufflée di Annette Poulard

 

Omelette soufflée de la mère Poulard - La Cassata Celiaca

Omelette soufflée de la Mère Poulard – La Cassata Celiaca

L’omelette soufflée de la Mère Poulard è la più famosa frittata di Francia.

Ma partiamo dell’inizio.

Tempo fa Dany ha condiviso la sua versione di questa celeberrima omelette di cui non aveo mai sentio parlare.

Mi è piaciuta subito e l’ho inserita tra i preferiti, riservandomi di leggere meglio in un secondo momento.

Non appena ho avuto un attimo di tempo libero, ho letto la storia di questa semplicissima ma efficace ricetta.

Annette Poulard, alla fine dell’800, iniziò a prepararla nella cucina del suo Auberge La Mère Poulard, a Mont Saint-Michel nella bassa Normandia.

 

Omelette soufflée de la mère Poulard - La Cassata Celiaca

Omelette soufflée de la mère Poulard – La Cassata Celiaca

Aprì un punto di ristoro per i viandanti che divenne un vero e proprio punto di riferimento per turisti e celebrità di ogni dove, compresi capi di stato di tutto il mondo.

Annette accoglieva i suoi ospiti con gentilezza ed umiltà e preparava loro, tra le altre cose, questa frittata che somiglia molto ad un soufflé.

Si tratta di semplici uova sbattute lungamente e cotte in padella con abbondante burro (siamo in Normandia, zona del buon burro fatto a mano), ripiegata a metà e servita con accompagnamenti vari, come funghi, patate, fois gras.

Divenne talmente rinomata da spingere il grande Paul Bocuse ad affermare  che “la Mère Poulard, c’est la France“.

Io di tutto ciò non avevo mai sentito parlare e, ad una prima lettura della ricetta, mi sono convinta che fosse una preparazione complicata, simile ad un soufflé che non è affatto scontato da cucinare.

Omelette soufflée de la mère Poulard - La Cassata Celiaca

Omelette soufflée de la mère Poulard – La Cassata Celiaca

Ho guardato dei video e mi sono decisa.

In realtà è molto semplice: esistono due modi di prepararla, lavorando separatamente tuorli e albumi, oppure lavorandoli lungamente come si fa con un pan di spagna.

Nella ricetta originale non si prevede la panna, comparendo poi successivamente nelle varie versioni.

È come mangiare una nuvola!

È piuttosto buona, leggerissima e del soufflé ha anche l’inconveniente di sgonfiarsi appena tolta dalla padella, quindi questa si cuoce e si serve subito, magari senza scattare foto che fanno perdere tempo.

Enjoy!


Omelette soufflée de la mère Poulard - La Cassata Celiaca

Ingredienti per due persone

5 uova

sale

pepe

30 g burro

 

 

Preparazione

Separa i tuorli dagli albumi.

Fai fondere il burro in una padella antiaderente di circa 26 cm, roteandola affinché il burro ricopra anche i bordi.

Batti i tuorli con del sale e del pepe e versali in padella, ricoprendone il fondo.

Abbassa la fiamma e lasciali cuocere mentre sbatti gli albumi.

Monta benissimo gli albumi a neve ferma, aggiungendo un pizzico di sale.

Scuoti la padella per verificare che i tuorli siano ben staccati dal fondo e versa gli albumi, distribuendoli sulla superficie il più uniformemente possibile.

Aumenta leggermente la fiamma, copri con il coperchio e lascia cuocere per circa una decina di minuti o poco meno.

Di tanto in tanto scuoti la padella per verificare che la frittata non si sia attaccata ai bordi.

Togli il coperchio e ripiega l’omelette su se stessa aiutandoti con una spatola.

Servi subito prima che cominci a sgonfiare.

Omelette soufflée de la mère Poulard - La Cassata Celiaca

 

Consigli

In realtà non ci sono dosi esatte, si parte dal presupposto che per una persona servano non meno di due uova.

Se vuoi usare la panna, dovrai distribuirne un paio di cucchiai rasi sui tuorli cotti prima di versare gli albumi.

Se vuoi sbattere le uova senza separare i tuorli, dovrai lavorarle benissimo con le fruste in modo che siano molto chiare, gonfie e che abbiano una certa struttura, poi le puoi versare in padella.

Il burro deve fondere ma non deve colorirsi e ne va usato in quantità perché garantisce che la frittata non si attacchi, che si crei quella crosticina deliziosa in superficie e che doni sapore.

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