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Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito

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Tortine Rocher senza glutine per recuperare un dolce fallito: il video

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito - La Cassata Celiaca

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito – La Cassata Celiaca

Tortine Rocher, ovvero come recuperare un dolce esteticamente fallito.

Bentornati in questo blog dove potete trovare centinaia di dolci e, a volte, soluzioni per non sprecare ricette dall’estetica scadente.

L’idea era quella di preparare un Hurricane Swiss Roll, un rotolo soffice dall’estetica un poco particolare, che ho in mente di sglutinare da anni.

L’effetto Hurricane, cioè uragano, è dato dall’impasto bicolore che, al taglio, ha un aspetto molto particolare e molto bello.

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito - La Cassata Celiaca

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito – La Cassata Celiaca

Questo nelle intenzioni…

Francamente non avrei mai pensato che una preparazione, che sembrava tutto sommato semplice, potesse essere così insidiosa.

Non tanto per il sapore, perché il gusto c’è ed è molto buono, quanto per la resa estetica e l’effetto wow.

La prima volta che l’ho preparato non avevo lo stampo delle dimensioni consigliate quindi ne ho usato uno più grande.

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito - La Cassata Celiaca

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito – La Cassata Celiaca

Il biscuit è venuto buono, ma abbastanza basso e quindi l’effetto hurricane non era visibile.

Sono uscita per comprare lo stampo delle giuste dimensioni e ho rifatto il dolce per la seconda volta in un giorno.

Stavolta il biscuit è venuto un po’ più alto ma, al momento di arrotolarlo, si è spaccato in più punti, compromettendo l’estetica.

Inoltre il biscuit non è venuto così alto da dare un rotolo dallo spessore tale da mostrare l’effetto hurricane, che risultava appena accennato.

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito - La Cassata Celiaca

Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito – La Cassata Celiaca

Fortemente delusa e affatto incentivata a preparare un terzo rotolo, mi sono detta che dovevo recuperare questo perché volevo a tutti i costi un dolcetto sfizioso per il pranzo della domenica.

Con il primo rotolo fallito ho ottenuto delle girelle, così come con parte del secondo, quindi non avevo voglia di continuare a consumare girelle per due settimane e serviva un’alternativa.

A furia di pensarci, ho escogitato questo escamotage: usare le girelle come base per delle tortine, intingendole nella copertura di cioccolato rocher e decorandole con una particolare crema allo stracchino.

Alla fine è andata più che bene, perché le tortine sono deliziose, morbide e scioglievoli.

 

Se amate i dolci e preferite prepararli senza mix industriali, ecco il mio libro “I miei dolci senza glutine” in cui trovate 99 ricette dolci di ogni genere e ogni livello di difficoltà.

Lo potete acquistare su Amazon in versione Kindle, cartacea a colori e cartacea con copertina a colori e foto interne in bianco e nero.

Nel frattempo, assaggiate pure queste tortine e ditemi cosa ne pensate.

Felice settimana, enjoy!


Tortine Rocher, come recuperare un dolce mal riuscito - La Cassata Celiaca

Ingredienti

per il biscuit:

65 g di farina di riso fine (certificata gluten free)

5 uova

50 g di zucchero

40 ml di olio di semi

65 ml di latte

2 cucchiaini di estratto di vaniglia o i semi di mezza bacca di vaniglia

10 g di cacao amaro (certificato gluten free)

20 ml di acqua calda

per la copertura rocher:

30 g nocciole tritate

150 g cioccolato fondente (certificato gluten free)

10 g olio di semi

per la crema:

100 g stracchino

15 g zucchero a velo (certificato gluten free)

10 g rum scuro

200 g panna fresca

1 cucchiaio di Nutella

per la finitura:

cacao amaro (certificato gluten free)

nocciole tritate

3 cucchiai di Nutella

 

Procedimento
Tortine rocher- Come recuperare lo swiss roll venuto male

Prepara il biscuit.

Sciogli il cacao nell’acqua calda e metti da parte.

In una ciotola versa l’olio, il latte, la vaniglia e mescola.

Unisci la farina di riso e i tuorli e mescola con la frusta.

Riscalda il forno a 160° in modalità statica.

In una seconda ciotola, monta gli albumi, aggiungendo lo zucchero in tre volte, fino a che non ottieni una meringa.

Incorpora 3 cucchiai di meringa nella ciotola con i tuorli, mescolando delicatamente con la frusta.

Questo serve a far si che il composto abbia una consistenza più simile alla meringa.

Infine, versa questo composto nella ciotola con la meringa e incorporalo con una marisa (lecca-pentole) e facendo dei movimenti dal basso verso l’alto.

Pesa 150 g di questo composto in una ciotola e unisci il cacao amaro che hai sciolto nell’acqua calda.

Mescola bene per farlo incorporare e poi versalo in una sacca da pasticceria.

Versa il composto bianco in uno stampo da 34 cm x 25 cm foderato di carta da forno.

Puoi usarne uno quadrato da 28 cm o, forse anche meglio, da 25 cm.

Magari così riesci a ottenere il vero Hurricane Swisss Roll.

Livella l’impasto e sopra questo distribuisci l’impasto al cacao, aiutandoti con la sacca da pasticceria.

Inserisci un dito nell’impasto e disegna prima delle righe orizzontali e poi verticali.

Puoi usare il manico di un cucchiaio di legno, ma fai attenzione a non spostare la carta da forno, se usi il dito è più facile evitarlo.

Questo, quando il biscuit ha lo spessore giusto, dovrebbe garantire l’effetto hurricane.

Cuoci la base per 20 minuti.

Tira fuori il biscuit dal forno, poggia sopra un foglio di carta da forno e capovolgilo.

Lascia che il biscuit raffreddi.

Rifila i bordi con un coltello seghettato.

Spalma  circa 3 cucchiai di Nutella su tutta la superficie.

Aiutandoti con la carta da forno, avvolgi il biscuit su se stesso creando un rotolo.

Stringi bene il rotolo con la carta da forno e sistemalo in frigo per qualche ora affinché si compatti e sia più facile affettarlo.

Prepara la copertura rocher.

Trita finemente le nocciole.

Fai sciogliere 100 g di cioccolato fondente tritato in microonde.

Visto il caldo che fa, il mio cioccolato era molto morbido già in partenza e non ho dovuto tritarlo.

Una volta fuso, unisci altri 50 g di cioccolato tritato.

Mescola bene affinché fonda e poi incorpora l’olio.

Questo serve a farlo fluidificare leggermente e far si che non si crei uno strato di cioccolato troppo spesso e troppo croccante.

Versa le nocciole tritate nel cioccolato fuso e mescola.

Tira fuori il rotolo dal frigo e ritaglia delle rondelle di circa 1,5 cm o 2 cm di spessore.

Immergi un lato di ogni rondella nel cioccolato rocher, rivestendolo anche sui bordi.

Solleva la rondella aiutandoti con due forchettine, fai strisciare il fondo sul bordo della ciotola per rimuovere l’eccesso di cioccolato e poggiala su carta da forno.

Terminate le rondelle, sistemale in frigo fino a che il cioccolato non cristallizza.

Prepara la crema.

In una ciotola versa lo stracchino, lo zucchero a velo e il rum e mescola con le fruste elettriche affinché diventi una cremina.

Aggiungi la panna e monta con le fruste, aggiungendo quasi alla fine anche il cucchiaio di Nutella.

Versa questa crema in una sacca da pasticceria e decora a piacere le tortine.

Termina la decorazione con una spolverata di cacao amaro e poca granella di nocciole.

Conserva i dolcetti in frigo.

 

Consigli

Se hai uno stampo quadrato da 28 o da 25 cm e il Hurricane Swiss Roll ti riesce bene, intanto complimenti!

A quel punto, valuta tu se vuoi replicare questa versione o se basta spalmarlo con la crema che preferisci, arrotolarlo e affettare i tranci di rotolo.

Io ne ho preparate solo 6 ma con queste quantità ne vengono almeno 12.

I dolcetti vanno sempre conservati in frigo dove resistono per due giorni, ben coperti.

Lo stracchino non si percepisce, è come usare il Philadelphia, quindi se non lo trovi puoi sostituirlo con questo.

Puoi sostituire il rum con il liquore a piacere e la vaniglia con scorza di arancia grattugiata.

La ricetta dell’Hurricane swiss roll che ho seguito è questa, mentre l’idea per la crema di stracchino, con alcune modifiche, mi viene da qui.

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